Short Story

Prezioso esempio di micromosaico in pasta vitrea e marmi colorati, su supporto in terracotta, realizzato su disegno del grande architetto barocco dal più importante mosaicista dell’epoca, Giovan Battista Calandra.

CROCE IN MICROMOSAICO DI BORROMINI

by Maddalena Salerno

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9.16%
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Roma, Italia

Maddalena Salerno

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Campaign Story

Artista:

Francesco Borromini, eseguita dal mosaicista Giovan Battista Calandra

Indirizzo o luogo in cui si trova:

Museo di Santa Maria in Cappella

Fruizione dell’opera e orari di apertura:

Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18, nel cuore di Trastevere a Roma.

Periodo storico:

1625

Durata dell’intervento:

2 mesi

Curiosità & Storia:

Croce realizzata su commissione di Papa Urbano VIII Barberini, per decorare il muro che chiudeva la porta santa dopo il Giubileo del 1625. Sembra che la croce si stata donata dal Papa Innocenzo X Pamphilj alla cognata Donna Olimpia Doria Pamphilj (detta la Pimpaccia), insieme a molte altre opere importanti e più note, che la usò per decorare la chiesa di S. Maria in Cappella, nel complesso che all’epoca ospitava il suo “giardino di delizie” sulle rive del Tevere, poi trasformato nella casa di riposo della Fondazione S. Francesca Romana.

Stato di conservazione:

La superficie dell’opera è nascosta da spessi strati di sporco grasso (dovuti all’uso) e da schizzi di calce e colori usati per la tinteggiatura delle pareti. La presenza di graffi ed abrasioni superficiali ha favorito il deposito di materiali scuri e coerenti, di varia natura, che contribuiscono a limitare la fruibilità del manufatto. Il perimetro presenta danni meccanici e mancanze localizzate del supporto. Una grossa lacuna sul braccio sinistro della croce interessa anche la campitura in tessere azzurre del fondo. Le tessere sono danneggiate o mancanti in numerose altre zone di piccola estensione, la più rilevante è nelle foglie sul lato sinistro.

Intervento di restauro:

Pulitura della superficie musiva e consolidamento delle tessere; Reintegrazione del supporto; Reintegrazione della decorazione musiva; Costruzione di un supporto espositivo per la fruizione museale. Indagini diagnostiche volte all’approfondimento della conoscenza della composizione paste vitree (XRF); eventuale analisi delle malte.

Artista contemporaneo :

Lulù Nuti nella sua ricerca si interroga sull’ essere al mondo nel XXI secolo. Il suo lavoro interpreta i sentimenti di responsabilità e di impotenza che la nostra epoca provoca sull’essere umano, sulla percezione della realtà, sulla trasformazione delle  abitudini e sul rapporto con la natura. Nelle sue opere sperimenta vari materiali di costruzione, concependo masse scultoree e installative in dialogo con lo spazio.

Il multiplo:

Confrontandosi con la croce in micromosaico attribuita a Francesco Borromini e eseguita dal mosaicista Giovan Battista Calandra, l’artista Lulù Nuti ha concepito Tutto è uno, una complessa opera unica e molteplice allo stesso tempo. Riprendendo il caratteristico simbolo dello stemma della famiglia Barberini (che commissionò l’opera), e la tecnica utilizzata per realizzare la croce, il lavoro consiste in un foglio di un alveare rettangolare, diviso in venti parti uniche galvanizzate. Ogni frammento metaforicamente rappresenta il singolo (micro) contributo fondamentale per la realizzazione del fine ultimo (macro) volto al restauro dell’opera in questione. Se nel mosaico la composizione necessita dell’unione di pezzi, Tutto è uno lavora nel senso inverso: la dispersione diviene atto necessario alla vita futura della croce di Borromini. Il titolo, che cita un saggio dello scrittore Michel Talbot del 1991, sulla visione olografica della realtà, pone l’accento sulla possibilità di rinvenire la struttura completa del Tutto in ogni singolo elemento dell’universo, applicandola all’opera concepita dall’artista dove ogni frammento conserva l’informazione dell’alveare da cui proviene. Mettendo in moto una poetica traslazione, Lulù Nuti ci rammenta l’importanza dell’azione partecipata e condivisa: idea portante dietro alla piattaforma pArt.
Ilaria Gianni

Ditta incaricata:

Equilibrarte srl

Proprietà:

Fondazione Santa Francesca Romana.

Trasparenza:

Classe 1 –costo del restauro fino a €3.000,00  –  quota del 20%
Classe 2 –costo del restauro da €3.001,00 a €5.000,00  –quota del 15%
Classe 3 –costo del restauro da €5.001 a €12.000 –quota del 10%
Classe 4 –costo del restauro superiore a €12.000 –quota del 8%

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Tutto è uno alveare dell'artista Lulù Nuti diviso in 20 parti uniche galvanizzate. Dimensioni che variano da 3x8 a 8x10 cm 2019. Edizione di 20 esemplari.
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