MADONNA DELLA CINTOLA
COMPLETATO
9.000€
Dipinto a olio su tela. A sinistra, su un trono di nuvole, è seduta la Vergine Maria con il Bambino sulle ginocchia. Con una mano porge la sua cintola a un frate inginocchiato davanti a lei, anch’egli su una nuvola. Ai piedi della Vergine due putti assistono alla scena: uno tiene in mano un ramo di gigli, l’altro si appoggia con i gomiti su un libro, sul quale è a sua volta poggiato un oggetto non meglio identificato, forse una corda. Sotto la nube sulla quale il santo si inginocchia è una mitria che si vede appena. In alto a destra, sullo sfondo, altri putti sorreggono il monogramma raggiato di Maria. Dimensioni: 174×124 cm
Artista:
Anonimo. Scuola romana o napoletana.
Indirizzo o luogo in cui si trova:
Chiesa di Santa Maria Assunta, p.zza Roma – 03010 – Trivigliano (FR)
Fruizione dell’opera e orari di apertura:
Dopo il restauro la tela sarà esposta per un periodo di almeno 10 anni nella pinacoteca del Museo della Cattedrale di Anagni, che conta circa 25.000 visitatori l’anno. Il museo è aperto tutti i giorni, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00 (fino alle 18:00 da novembre a marzo).
Periodo storico:
Metà del XVIII secolo
Durata dell’intervento:
5 mesi
COMPLETATO
Add to WishlistCuriosità & storia:
Secondo la tradizione San Tommaso, incredulo dell’assunzione in cielo della Madonna, volle aprirne il sepolcro, ma vi trovò solo la cintura del suo abito, lasciata da Maria per confortare la sua fede. Solitamente questo soggetto è presente in cappelle e tele dedicate a san Tommaso, ma è possibile trovarlo legato ad altre figure sante come in questo caso.
Il giglio e il libro potrebbero far pensare a san Domenico di Guzman, ma la veste in realtà sembrerebbe quella di un monaco camaldolese. Considerando quindi la veste e la mitria sotto la nuvola, possiamo pensare di indentificare il santo con san Pier Damiani, monaco di Camaldoli che ottenne il titolo di vescovo e cardinale di Ostia nel 1057 e che vi rinunciò dieci anni dopo per dedicarsi nuovamente alla vita eremitica. Proprio per questo, di solito viene rappresentata ai suoi piedi la mitria, anche se spesso affiancata dal cappello rosso cardinalizio che qui invece manca. Il libro potrebbe far riferimento a tutti i suoi scritti, grazie ai quali venne proclamato anche dottore della Chiesa nel 1828. Probabilmente il committente dell’opera, un facoltoso esponente di qualche illustre famiglia locale, era legato alla figura del santo (forse perché eponimo o per i suoi numerosi scritti) e alla reliquia della cintola, conservata ancora oggi nel duomo di Prato. L’opera è stata realizzata alla metà del Settecento da un pittore di grande qualità tuttora anonimo, probabilmente di scuola romana con forti influenze napoletane.
Stato di conservazione
Il dipinto è attualmente montato sul suo telaio originale, con il tramite di una delicatissima foderatura dei bordi applicata a colla di pasta durante un restauro antico. Lo stato di conservazione ha dunque la notevole particolarità di essere caratterizzato da un solo intervento di restauro identificabile, cosa assai rara per un dipinto settecentesco, che per altro non sembra aver implicato puliture aggressive o ridipinture estensive, come spesso accadeva, ma solo piccoli interventi puntuali ed una nuova verniciatura. Ridipinture sembrano interessare principalmente il perimetro. Sembra dunque certo che le vernici siano fortemente alterate ed ingiallite, causando una forte alterazione delle cromie originali ma in modo del tutto reversibile. Il supporto tessile è molto alterato, con piccole lacerazioni puntuali ed un cedimento lungo l’intero perimetro. Il telaio originale è in buono stato di conservazione.
Intervento di restauro
Dopo una fase conoscitiva e di rimozione dei depositi coerenti ed incoerenti, si procederà al consolidamento degli strati pittorici e del tessuto e poi alla rimozione delle vernici alterate e delle poche ridipinture localizzate. Sarà realizzato un intervento di deacidificazione del supporto tessile, fortemente ossidato. Il supporto sarà foderato su una tela di puro lino (tipo pattina) con un sistema a freddo che non prevede l’uso di umidità. Le lacune stuccate e reintegrate, il dipinto sarà verniciato e poi rimontato su telaio. Si potrà reimpiegare il telaio originale, rifunzionalizzzato con un sistema elastico che permette di tenere la tensione della tela costantemente in equilibrio con le condizioni ambientali, evitando ogni stress meccanico negli anni a venire.
Ditta incaricata:
Equilibrarte srl
Proprietà:
Diocesi di Anagni.
Tipo di acquisto | |
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Tema | |
Arte | |
Città | Trivigliano (FR) |
Periodo storico |
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Trasparenza
La nostra Fee
Classe 1 – da 0 a 3000€ – 20%
Classe 2 – da 3000€ a 5000€ – 15%
Classe 3 – da 5000€ a 12000€ – 10%
Classe 4 – da i 12000€ in su – 8%
ALTRE OPERE
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CANOVA IN MEMORIA DI GIOVANNI VOLPATO
La lapide ricorda l’intercessione dell’amico presso Clemente XIV ai fini del conferimento dell’incarico per il sepolcro del pontefice, che si trova al termine della navata sinistra, nella Basilica dei SS Apostoli. Antonio Canova realizza la stele in memoria del grande amico e protettore Giovanni Volpato, probabilmente tra il 1804 e il 1807; il busto dell’incisore vi figura raffigurato di profilo, su un tronco di colonna come basamento, al collo una corona di rose. Sulla parte alta del cippo è incisa una dedica che recita: IOH VOLPATO, ANT CANOVA, QUOD SIBI AGENTI ANN XXV, CLEMENTIS XIV P.M., SEPULCRUM FACIUNDUM LOCAVERIT PROBAVERITQ, AMICO OPTIMO MNEMOSYNON, DE ARTE SUA POS, sulla sinistra una donna reclina, in lamento, veste una doppia tunica greca, accanto a lei la scritta AMICITIA.
Location: Italia
Crowdfunding
10.225€Fondi raccolti: 520€
Percentuale raggiunta: 5.09 %
250 giorni rimanenti
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ART BONUS FRIENDLY: RITRATTO DI FRANCESCO MORNANTI
Art bonus, Coming Soon, Unico mecenate2.500€Grazie alla collaborazione con Art Bonus è possibile usufruire del credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato per le aziende, 15% per i privati, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano. Segui tutti i passaggi in questa pagina e scopri i dettagli sul finanziamento.
Artista:
Ignoto
Indirizzo o luogo in cui si trova:
Piazza Vittorio Veneto 2, Macerata
Fruizione dell’opera e orari di apertura:
lunedì venerdì 09.00–18:30, sabato 09.00–13.00, domenica chiuso. Periodo storico:
XVIII secolo
pArt e l’Art Bonus
pArt è la prima piattaforma che inserisce in maniera semplice e immediata l’utilizzo degli sgravi fiscali previsti per l’Art Bonus. Consente infatti a tutti i mecenati, aziende o privati, di godere di agevolazioni fiscali a seguito di una donazione effettuata a sostegno di un progetto di restauro, nello specifico pari al 65% dell’importo donato per le aziende, 15% per i privati.
Le agevolazioni fiscali sono previste dall’art.1, del decreto-legge 31 maggio 2014, n.83, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n.106 (il cosiddetto “Decreto Art Bonus”), che sono pubblicati sul portale nazionale Art Bonus.
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TASTE FOOD, SAVE ART – A CENA A FIRENZE PER RESTAURARE L’ANNUNCIAZIONE DI BEATO ANGELICO
Crowdfunding95€A cena da Filippo Saporito alla Leggenda dei Frati a Firenze per restaurare l’Annunciazione di Beato Angelico. Il voucher include una cena con menù degustazione per una persona comprensiva di antipasto, primo, secondo, dolce e un bicchiere di vino. Il voucher è attivo non appena si riceve la mail di conferma, nella quale è specificato il numero a 4 cifre del voucher in questione. Il mecenate potrà contattare direttamente il ristorante per prenotare il suo tavolo. Il voucher ha una validità di 12 mesi.Disponibilità del ristorante con prenotazione. Inclusa nel costo anche una stampa 30×40 in edizione limitata realizzata dall’illustratrice Cinzia Franceschini per Slurpvisibile nella gallery dell’opera. Escluso il costo di spedizione della stampa. Grazie al generoso contributo dello chef metà del ricavato della cena verrà stanziato per il restauro. Il ristorante si trova nel meraviglioso giardino di Villa Bardini nelle vecchie scuderie della dimora del collezionista d’arte Stefano Bardini, odierno museo legato al ristorante dalla cui terrazza è possibile abbracciare la città in un unico sguardo, una cena degustazione completa per il restauro dell’Annunciazione di Beato Angelico custodita nel Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno.
Artista:
Fra Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico
Indirizzo o luogo in cui si trova:
Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie, Piazza Masaccio 8, San Giovanni V.no, 52027, AR
Fruizione dell’opera e orari di apertura:
Il Museo è aperto nei giorni: Mercoledì – Domenica 10:00 – 13:00; 15:00 – 18:30 Lunedì e Martedì chiuso
Periodo storico:
1430-1440
Durata dell’intervento:
6 mesi
A cena da Filippo Saporito alla “Leggenda dei Frati a Firenze
La cucina di Filippo Saporito è una cucina pensata per trasmettere “emozioni“ “ricordi” e “cultura del territorio”. Nei suoi piatti avrete la possibilità di riconoscere le radici culinarie del territorio toscano. Gli ingredienti del menu degustazione sono fatti da materie prime fresche che lo Chef Filippo Saporito, sceglie personalmente girando tra le colline toscane tra allevatori, pescatori, produttori locali e piccoli artigiani. Dunque niente “foie gras” francese ma fegatini di pollo toscani, niente agnello dei Pirenei ma selezione del Casentino, niente “Camamber” ma cacio di Pienza, vietato il rombo bretone e avanti con le acciughe del Tirreno, stop al maialino iberico e benvenuto al maiale di cinta senese. Avrete la possibilità gustare il menù in un luogo unico: Il Ristorante si trova dentro un magnifico giardino all’interno dell’ importante museo d’Arte di Villa Bardini ed i tavoli sono circondati da opere della Galleria Continua di San Gimignano. Durante il periodo estivo la cena viene servita nei tavoli in giardino.
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TASTE FOOD, SAVE ART – A CENA A MILANO PER RESTAURARE UN GIANCARLO SANGREGORIO
Crowdfunding95€Nel cuore di Brera a cena da Daniel Canzian per restaurare un dipinto di Giancarlo Sangregorio. Il voucher include una cena con menù degustazione per una persona comprensiva di antipasto, primo, secondo, dolce e un bicchiere di vino. Il voucher è attivo non appena si riceve la mail di conferma, nella quale è specificato il numero a 4 cifre del voucher in questione. Il mecenate potrà contattare direttamente il ristorante per prenotare il suo tavolo. Il voucher ha una validità di 12 mesi. Disponibilità del ristorante con prenotazione. Inclusa nel costo anche una stampa 30×40 in edizione limitata realizzata dall’illustratrice Cinzia Franceschini per Slurp visibile nella gallery dell’opera. Grazie al generoso contributo dello chef metà del ricavato della cena verrà stanziato per il restauro. Escluso il costo di spedizione della stampa. Lo Chef da sempre appassionato d’arte, nel suo menu degustazione M.O.M.A. acronimo di Menu Opere Movimenti Artistici ha sviluppato un percorso degustazione che mette in relazione il cibo e l’arte, creato dallo chef insieme a Libero Gozzini, artista e amico di lunga data già co-autore di piatti come i dessert monumentali. Una cena degustazione completa per il restauro del dipinto su carta di Giancarlo Sangregorio custodito dalla Fondazione omonima nel territorio Varesino.
Artista:
Giancarlo Sangregorio
Indirizzo o luogo in cui si trova:
Fondazione Sangregorio, via Cocquo 19 , 21018 Sesto Calende, Varese (VA)
Fruizione dell’opera e orari di apertura:
Aperto tutti i giorni, previo appuntamento.
Periodo storico:
2012
Durata dell’intervento:
3 settimane
A cena da Daniel Canzian nel cuore di Brera a Milano
A tavola con Daniel Canzian Vivi l’esperienza della Cucina Italiana Contemporanea di Daniel Canzian, grazie a una speciale degustazione proposta dallo chef. Lasciati guidare attraverso un percorso tra arte e cucina, provando degli inediti fuori menù e piatti più iconici. Ristorante Daniel Appena ristrutturato, nel cuore di Brera il Ristorante Daniel si presenta come un luogo che valorizza l’Alta Artigianalità Italiana, grazie alla presenza di nuovi arredi di qualità realizzati su misura per trasmettere la filosofia culinaria di Canzian anche attraverso lo spazio. Cornice perfetta ed elegante, grazie alla raffinatezza dei colori pastello e alla valorizzazione della “terra” attraverso dei terrari ricchi di piante, la sala risulta essenziale e al contempo estremamente accogliente, con tocchi di verde e illuminata da luci calde. Semplicità, stagionalità e italianità sono alla base della cucina di Daniel Canzian. Insieme alle ricette della memoria come la “Costoletta di vitello alla milanese” e a quelle d’autore come il “Risotto al limone con sugo d’arrosto e liquirizia” (del 2013), nella carta trovano spazio piatti a base di carni italiane, verdure e pesci tipici dell’area Mediterranea, preparati seguendo la disponibilità giornaliera del mercato.