La piattaforma per aiutare il lavoro dei restauratori

La piattaforma per aiutare il lavoro dei restauratori

Con l’arte si lavora. Anche se il motto non è stato concepito esattamente in questi termini, è indubbio che l’idea dietro la piattaforma pArt – sito che consente di sovvenzionare con un click attività di restauro di opere antiche e moderne – sia anche aiutare nel loro mestiere restauratori professionisti ed esperti di arte.

Lo confermano i suoi ideatori, Maddalena Salerno e Lelio Orsini, che hanno messo in piedi una vera e propria squadra al servizio, potremmo dire, di un pezzo importante di patrimonio culturale italiano (e in futuro, chissà, anche europeo e internazionale). Per ora il progetto, appena lanciato, permette a tutti di diventare dei piccoli-grandi mecenati in grado di finanziare interventi su opere di arte antica, moderna, contemporanea, fotografia e street art, “beni, pubblici, privati, ecclesiastici che possono tornare a splendere nella loro bellezza originaria” (si legge nel comunicato di lancio).

«La peculiarità del progetto è far tornare il restauratore a fare il suo lavoro togliendolo da incombenze che riguardano la ricerca fondi, la promozione, i rapporti con le proprietà e moltissimi altri aspetti amministrativi e burocratici che normalmente pesano invece sul mecenate – spiegano i fondatori – Noi non entriamo nei progetti a bando né ovviamente ci occupiamo di grandi interventi ministeriali o di carattere statale ma rendiamo accessibile la raccolta di finanziamenti privata per il restauro di opere di interesse pubblico, privato, ecclesiastico ma che restano “scoperte” proprio perché sono di entità minore e meno sotto i riflettori e hanno maggiore difficoltà di reperire risorse economiche».

A candidare gli interventi possono essere restauratori o esperti, ma anche enti pubblici, comuni, direttori di Musei, Chiese. Dai quadri alle sculture passando per i graffiti, infatti, la cura della tradizione artistica può trovare nel digitale un aiuto concreto. Unico limite: le opere devono essere accessibili al pubblico (quindi, se avete il dipinto ereditato chiuso sotto-chiave e bisognoso di un intervento non potrete candidare il restauro).

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